di Enrico Buongiovanni
“Cosa fai per prima cosa quando impari a nuotare? Fai degli errori, non è vero? E cosa accade? Fai altri errori, e quando tu hai fatto tutti gli errori che è possibile fare senza affogare e
alcuni di loro anche più e più volte, cosa scopri? Che sai nuotare? Bene – la vita è la stessa cosa che imparare a nuotare! Non aver paura di fare degli errori, perché non c’è altro modo per
imparare come si vive.”
(Alfred Adler)
L'aforisma per questo articolo appartiene a Alfred Adler, psichiatra, psicoanalista e psicoterapeuta austriaco, vissuto tra la fine dell'ottocento ed i primi del novecento.
Il suo pensiero inerente la natura degli sbagli, è puro e semplice, nonostante sia in netto contrasto con la cultura occidentale, la quale abitua le persone a vedere i propri sbagli come un qualcosa di imperdonabile, che non dovrebbe mai essere compiuti, senza se e senza ma.
Alfred Adler invece, porta all'attenzione una chiave di lettura con la quale mi sono sempre trovato d'accordo, accettarli senza averne paura, in quanto su di essi si fonda la base della nostra crescita personale e della nostra rinascita come persone completamente nuove, più mature e coscienziose.
1-Come percepiamo i nostri sbagli?
Siamo abituati ad avere un approccio errato con i nostri sbagli, ciò avviene già a partire dalla nostra scolarizzazione.
Proprio così, perchè all'interno del mondo scolastico ci viene insegnato a reagire el peggiore dei modi di fronte ad un brutto voto, vivendolo così come una mancanza delle nostre capacità e competenze.
Questo aspetto però si ripercuoterà su di noi negli anni futuri, portandoci a vivere ogni nostro sbaglio comeuna sconfitta personale, un qualcosa di orribile che mai e poi mai sarebbe dovuto accadere.
Questo atteggiamento però non ci porta verso nessuna direzione, è proprio come mettersi una catena stretta al piede, rimanendo così ancorti al nonstro errore, rimuginandoci continuamente e ripensandoci ogni volta.
Ovviamente così facendo non saremo più in grado di andare avanti e ci sentiremo solamente in difetto, senza però, realmente, fare nulla per migliorare la nostra attuale situazione e andare avanti.
Quello che deve essere fatto in queste è cambiare il modo di vedere i nostri sbagli, vivendo SEMPRE il momento presente.
2-I tuoi sbagli sono il tuo trampolino
Come già accennato, ciò che serve è cambiare radicalmente il punto di vista col quale sei portato a vedere i tuoi errori.
Essi NON SONO qualcosa da cui devi fuggire o ancor peggio da nascondere, sono semplici esperienze dalle quali apprendiamo sempre qualcosa di nuovo, conosciamo meglio noi stessi, le nostre emozioni e i nostri impulsi.
Ogni volta che commetterai un errore dovrai metterti l'animo in pace, e sai perchè?
Perchè non sarà l'ultima volta che ne farai uno, se ciò accadesse veramente allora vorrebbe dire che non potresti più crescere e migliorarti come persona.
Il ragionamento che facciamo ogni volta che commettiamo uno sbaglio è sempre il medesimo:
-Perchè l'ho fatto?
-Cosa c'è di sbagliato in me?
-Quello non ero io, mi sono lasciato trasportare...
E così via, potrei andare avanti per ore, insomma cerchiamo di razionalizzare l'errore commesso, cercando però tutte le scuse del caso, per sentirci più liberi e meno in colpa appellandoci a mille giustificazioni,ma non è così che dobbiamo agire impara quindi a gestirli nella maniera corretta e ad accettarli.
3-Accetta i tuoi errori
Sì proprio così, accettali, all'interno della nostra vita, “l'accettazione è una parte fondamentle, la quale può aiutarci in ogni singola problematica, e questa non fa certo eccezione.
Ogni volta che commetti uno sbaglio non pensare a come sentirti meno colpevole o a qualche stupida giustificazione, hai reagito così, risposto in tale maniera, fatto tale cosa per un semplice motivo, in quel momento hai semplicemente sbagliato, basta, discorso chiuso.
L'unica cosa da fare adesso è accettare, sai cosa puoi fare una volta accettato un errore come parte integrante di te, andare avanti.
In questo modo prenderai realmente coscienza di ciò che sei, lascia stare ogni giustificazione o scusa che il tuo cervello produce, hai sbagliato, adesso prenditi la responsabilità del tuo errore, facendone così tesoro e capendo che solo così potrai andare avanti per non commettere lo stesso in futuro.
I tuoi sbagli continueranno ad ossessionarti e tenerti in ostaggio se continui a cercare loro delle giustificazioni, ma se li accetti come parte integrante di ciò che sei e del tuo vissuto, allora sì che potrai andare avanti.
4-Fai pace con te stesso
Togliti di dosso le caatene che ti tengono ancorato ai tuoi errori, tutte quelle domande, tutti quei perchè e tutti quei pensieri negativi non sono altro che assurdità, le quali ti priveranno del tuo presente.
Hai sbagliato, lo accetti e riparti, accetti ciò che sei, con i tuoi difetti, pregi e virtù.
Ti farò un esempio molto semplice, è come se tu stessi leggendo un libro, ad un certo punto ti blocchi e continui a leggere e a rileggere continuamente la solita pagina, senza andare più avanti e quindi senza scoprire mai cosa c'è scritto nelle pagine successive.
Questo accade ogni volta che non volti pagina, rimanendo bloccato in un limbo che non ti darà mai l'opportunità di cmabiare o di migliorarti.
Accetta il consiglio, volta pagina, vai avanti e rimani fedele alla convinzione che gli avvenimenti passati ti aiutano a vivere e capire meglio il presente ed affrontare il futuro.
5-Adesso vai avanti
Non è rimasto molto altro da dire se non che noi non siamo I nostri sbagli, essi non ci definiscono come persona nella nostra interezza, noi siamo molto di più.
Conosci il famoso detto:
“La vita è per il 10% ciò che ti accade e per il 90% come reagisci.”
Ecco possiamo dire che ciò riassume esattamente un pensiero che devi fare TUO, non diventare preda degli eventi senza giocare alcun ruolo, vivi tenendo sempre presente che la vita è costellata di momenti positivi e di queli negativi, tu fai buon viso a cattivo gioco, non darti mai per vinto, reagisci sempre e dona al mondo la tua parte migliore.
Scrivi commento
FranBow (lunedì, 23 luglio 2018 09:02)
Giusto, l'accettazione è l'unica strada percorribile
Alessia (venerdì, 27 luglio 2018 12:52)
Serve ogni tanto fare un reset completo per andare avanti