di Enrico Buongiovanni
"Il più grande spreco nel mondo è la differenza tra ciò che siamo e ciò che potremmo diventare."
(Ben Herbster)
L 'aforisma di oggi appartiene a Ben Herbster, precursore del protestantesimo in America, con le sue parole ci esorta ad un'evoluzione, a non rimanere fermi nel nostro limbo con la paura di fare il tanto agognato salto nel vuoto, ma semplicemente buttarsi alla scoperta di noi stessi, questo perché il più delle volte siamo solo noi a porci limiti e frenare i nostri istinti, senza invece capire quanto saremo in grado di avanzare e di apprendere se solo trovassimo quella giusta spinta per buttarci sulla strada giusta.
In questo articolo non ti racconterò chissà quale trucco magico affinché tu trovi la tua strada, sai perché?
Perché non esiste alcun trucco, ma solo tanto impegno e determinazione, la responsabilità è solo nostra, sia di vivere in una determinata situazione, sia di fare il grande passo e andare avanti con la nostra evoluzione professionale.
Non fare l'errore di molti ovvero adagiarti in una situazione che non senti assolutamente costruita su misura per te.
Ciò che vivi in questo momento non e più di tuo gradimento, non fa più al caso tuo, la soluzione è solo una, invertire la rotta, cambiare strada, il problema è che per evitarci lo stress e la possibilità di fallire tendiamo a fingere che la realtà che viviamo non sia poi così sgradevole, stringiamo i denti e andiamo avanti.
Non dare la responsabilità delle tue decisioni a terze persone, premo molto su questo punto in particolare, perché ho notato che è un nodo cruciale del nostro tempo.
Spesso, anzi troppo spesso, dipendiamo dagli altri sia per quanto riguarda le nostre azioni, sia il nostro pensiero vengono influenzati dalla percezione altrui e da ciò che essi ci dicono di fare o comunque pensano sia giusto e migliore per la nostra condizione.
In genere sono 2 le tipologie di persone, ecco quali:
1 - Le persone che ci vogliono bene (famigliari, amici, colleghi, ecc.)
Spesso però le persone che ci vogliono bene non capiscono che così facendo ci limitano, e pur senza volerlo ci donano così negatività e tristezza non facendoci più percepire una nostra via da seguire, dal momento che avendo provato più volte, ed essendo stati sempre scoraggiati e indotti a non farlo, perderemo fiducia in noi stessi, nelle nostre capacità e nel nostro modo di affrontare la vita; rischiando così di ritrovarci sempre a doverci appoggiare a terze persone per quello che riguarda la nostra strada.
Ovviamente ciò che dicono è solo in buona fede e non per metterci i bastoni fra le ruote, ma è anche vero che nessuno sa come andranno le cose senza prima sperimentarle.
Quindi ti chiedo:
Chi meglio di te può sapere come andrà a finire?
2 - Gli invidiosi oppure i pessimisti
Semplice, queste sono e saranno sempre le tipologie di persone che non mancheranno mai.
Gli invidiosi sono coloro che vorrebbero tanto aver avuto il tuo stesso coraggio e determinazione per fare la tua stessa scelta, per compiere il tuo stesso cammino e i tuoi stessi passi, ma che preferiscono scegliere un'altra via.
Denigrano le tue scelte, ti scoraggiano e continuano ad elencarti tutti i contro della tua scelta, nella speranza così di convincerti a non intraprendere alcuna nuova strada, per questo non devi mai dare alcun credito o stimolo a queste persone, dal momento che tutto ciò che diranno non sarà mai indirizzato al tuo bene ma solo al loro giubilo, non avendo il tuo stesso coraggio preferiscono affondarti affinché nemmeno tu compia quei passi così importanti.
I pessimisti invece non sono una tipologia di persone cattive, semplicemente vedono solo il lato brutto della vita, non calcolando mai nemmeno la possibilità che le cose possano prendere la giusta piega.
La loro non è cattiveria, ma solamente il loro modo di vedere la vita, purtroppo se li ascolterai, ci sarà il forte rischio che tu venga corrotto da tutta questa negatività, la quale non potrà far altro che nuocerti e gravare su di te costantemente, impedendoti così di andare avanti e raggiungere nuovi traguardi.
3 - Che fare ?
Che fare quindi una volta arrivati a questo punto?
Non è una domanda con una risposta precisa e definita, anzi varia da caso a caso ed a seconda del momento.
Più volte mi pongo questa domanda, quando non capisco bene su quali binari sto indirizzando il mio percorso di vita.
Questo perché, nella vita può capitare continuamente di porsi delle domande riguardo la propria condizione, se abbiamo fatto o meno le scelte giuste, se quello che abbiamo scelto con tanto entusiasmo in passato è ancora oggi quello che desideriamo.
Insomma non pensare minimamente di essere l'unica persona sulla terra a porsi certe domande.
Ciò che invece devi tenere a mente, è che tale processo, non avviene dall'oggi al domani, non si cambia in un giorno, ci vuole perseveranza, costanza e determinazione.
Quello che devi fare è avere la capacità di ricostruire te stesso.
Non devi farti fermare dalle solite paranoie del tipo: "ormai sono troppo grande", "non ho mai fatto un altro lavoro, perché cambiare" e così via.
Semplice se pensi a tutte queste scuse per non cambiare la tua attuale situazione, allora vuol dire che non sei poi così giù di morale o comunque la situazione che vivi non ti è poi così scomoda come sei portato a pensare.
Invece se realmente ciò che vivi non ti soddisfa più, allora smettila immediatamente di porti i soliti interrogativi.
Riniziare da capo, reagire richiede tanto coraggio e determinazione, alle volte tocca ripartire dal basso, conosco persone che per inseguire il proprio desiderio di cambiamento si sono trasferite a Londra, lavorando nei McDonald e nel frattempo hanno seguito corsi di formazione per trovare nuove vie da seguire e ti sto parlando di persone con più di quarant'anni sulle spalle quindi non farti scoraggiare, pensa dunque alla tua più grande passione e passo dopo passo con molta pazienza e tenendo presente che ci vorrà del tempo, persegui il tuo obbiettivo senza se e senza ma.
Reagisci e vivi la tua vita.
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Roberto Giordano (lunedì, 24 settembre 2018 10:05)
Grazie per questo messaggio di incoraggiamento