di Enrico Buongiovanni
“C’è tanta gente infelice che tuttavia non prende l’iniziativa di cambiare la propria situazione perché è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà per l’animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo.” Christopher McCandless
L'aforisma per questo nuovo articolo non poteva appartenere ad altri se non a Christopher McCandless, il ragazzo che seguendo la sua voglia di libertà e la ricerca del suo vero io decise di abbandonare la civiltà e vivere in mezzo alla natura selvaggia, ribatezzandosi durante i suoi viaggi col nome di Alexander Supertramp.
Egli fu un ragazzo estremamente studioso e diligente, una volta finito il proprio percorso universitario, numerose strade gli si aprirono, ma ecco che sotto quello che era un percorso che sembrava già segnato e soprattutto sembrava no presentare alcuna sorpresa dietro l'angolo, qualcosa in lui si ruppe.
In quel momento decise che la strada che stava seguendo ed i pensieri che ne scaturivano non lo avrebbero mai portato alla felicità, ma in una confortevole prigione, la quale avrebbe solamente prosciugato il suo animo e tappato per sempre il suo spirito avventuriero.
Fatta questa dovuta premessa, mi trovo a scrivere questo articolo e a scegliere l'aforisma di Christopher McCandless, proprio perché il tema della comfort-zone è estremamente ricorrente e in molte delle e-mail che mi sono arrivate, riscontravo in tutte lo stesso disagio, ovvero quello di non riuscire a mettere la propria vita sui binari giusti.
È proprio vero, molte persone non sono soddisfatte e non sono felici dell routine e della vita che si trovano ad affrontare giorno dopo giorno, ma al tempo stesso non osano cambiarla di una virgola, principalmente per due motivi.
Sai ciò che lasci ma non quello che trovi, e ciò vale per ogni piccola sfera della nostra vita, in molti vivono una situazione infelice con il/la proprio/a compagno/a eppure per paura di rimanere da soli continuano a portare avanti una storia che li farà solo soffrire ulteriormente man mano che avanzerà.
Lo stesso vale per il lavoro, per paura di non trovare altro e con l'idea beffarda che il lavoro giusto per ognuno spetti a tutti tranne che a noi, molti rimangono incatenati in un lavoro che non gli piace e non gli appassiona, barattando la propria felicità con lo stipendio di fine mese, il quale potrà dare sollievo alle nostre spese, ma di certo non ne darà alla nostra anima.
Ciò che dobbiamo fare è semplicemente capire che un'altra strada è possibile, un'altra via è percorribile e che nulla è perduto, abbiamo sempre il tempo e il modo per migliorare, l'unico limite è quello che vive nella nostra testa.
1 – Le cose che contano non si ottengono facilmente
Ovviamente quando dico che l'unico limite vive nella nostra testa, non intendo che basta pensare che tutto andrà bene e come per magia così sarà.
Quello che invece intendo realmente è che sì, ovviamente ci sarà del lavoro da fare, e ancora sì la strada sarà molto dura da affrontare ed il più delle volte in salita, ma con la giusta determinazione e la caparbietà necessaria, riuscirai a raggiungere il traguardo stabilito.
Immagina per un attimo se le persone geniali del nostro tempo si fossero arrese alla prima caduta, oppure dopo un fallimento lavorativo o privato che fosse.
Impara che ogni caduta, ogni battuta d'arresto, ogni brusca frenata, sono solo i modi con i quali la vita ti obbliga a crescere, ponendoti di fronte ai tuoi limiti e facendoti capire gli errori commessi.
Impara la lezione, cresci e abbi sempre fiducia in te stesso.
2 – Scegli tu che direzione seguire
Esattamente, sei solamente tu la persona che può gestire e decidere quale sia il percorso più indicato da seguire, osserva ancora una volta la storia di McCandless, il suo punto di rottura arrivò proprio perché stufo di soddisfare le pressioni e le idee o progetti che gli altri si erano fatti su di lui, in altre parole trovava insostenibile ed insopportabile percorrere un tragitto in realtà fissato da altri e mai deciso solamente da lui.
Devi essere tu a scegliere e decidere come andare avanti, che percorso seguire e quale sia la strada migliore da percorrere, senza farci assolutamente influenzare da cose come il giudizio altrui o la percezione che gli altri hanno di noi.
Tutte queste cose non hanno alcun valore, almeno che non sia tu a darglielo, mantieni la tua posizione, scegli il tuo obbiettivo è fai di tutto per raggiungerlo.
3 - Ribellione
Esattamente, ribellione, non nel senso violento del termine, ma un po' come la intendeva Thoureau, ovvero un atto di disobbedienza civile.
Tutti siamo abituati a pensare che la strada giusta da percorrere sia solo una, invece abbiamo bisogno di pensare fuori dagli schemi, proprio prendendo esempio da Alexander Supertramp.
È nostro compito ribellarci e fare tutto quanto in nostro potere per essere felici, nota bene, non delegare questo compito a nessuno all'infuori di te.
Solo tu puoi scegliere cosa ti rende felice e soprattutto solo tu puoi scegliere il percorso ideale per te stesso:
- Non demordere mai
- Abbi sempre fiducia in te stesso
- Vivi assecondando ciò che ti fa stare bene
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Tary (giovedì, 07 febbraio 2019 14:30)
La vita è tutta un insieme di errori, lezioni imparate e cambiamento.
Dipende solo da come viviamo determinati momenti.