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Accettazione, la svolta per stare bene.

Di Enrico Buongiovanni

“Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare, mi sono reso conto che il dolore e la sofferenza emotiva servivano a ricordarmi che stavo vivendo in contrasto con i miei valori.
Oggi so che questa si chiama autenticità.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare, ho capito quanto fosse offensivo voler imporre a qualcun altro i miei desideri, pur sapendo che i tempi non erano maturi e la persona non era pronta, anche se quella persona ero io.
Oggi so che questo si chiama rispetto.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare, ho smesso di desiderare una vita diversa e ho compreso che le sfide che stavo affrontando erano un invito a migliorarmi.
Oggi so che questa si chiama maturità.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare, ho capito che in ogni circostanza ero al posto giusto e al momento giusto e che tutto ciò che mi accadeva aveva un preciso significato.
Da allora ho imparato ad essere sereno.
Oggi so che questa si chiama fiducia in sé stessi.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare, non ho più rinunciato al mio tempo libero e ho smesso di fantasticare troppo su grandiosi progetti futuri.
Oggi faccio solo ciò che mi procura gioia e felicità, ciò che mi appassiona e mi rende allegro, e lo faccio a modo mio, rispettando i miei tempi.
Oggi so che questa si chiama semplicità.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare, mi sono liberato di tutto ciò che metteva a rischio la mia salute: cibi, persone, oggetti, situazioni e qualsiasi cosa che mi trascinasse verso il basso allontanandomi da me stesso.
All’inizio lo chiamavo “sano egoismo”, ma oggi so che questo si chiama amor proprio.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare, ho smesso di voler avere sempre ragione.
E cosi facendo ho commesso meno errori.
Oggi so che questa si chiama umiltà.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare, mi sono rifiutato di continuare a vivere nel passato o di preoccuparmi del futuro.
Oggi ho imparato a vivere nel momento presente, l’unico istante che davvero conta.
Oggi so che questo si chiama benessere.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare, mi sono reso conto che il mio Pensiero può rendermi miserabile e malato.
Ma quando ho imparato a farlo dialogare con il mio cuore, l’intelletto è diventato il mio migliore alleato.
Oggi so che questa si chiama saggezza.
Non dobbiamo temere i contrasti, i conflitti e i problemi che abbiamo con noi stessi e con gli altri perché perfino le stelle, a volte, si scontrano fra loro dando origine a nuovi mondi.
Oggi so che questa si chiama vita.”
Charlie Chaplin 

Questa meravigliosa poesia appartiene a Charlie Chaplin, attore, comico, regista, sceneggiatore, compositore e produttore cinematografico britannico, autore di oltre novanta film e tra i più importanti e influenti cineasti del XX secolo.
Con queste sue parole ci fa capire quanto importante sia accettare noi stessi, con i nostri pregi e i nostri difetti, ma soprattutto iniziare ad amare noi stessi, per tutto quello che siamo, sia nel bene che nel male.

1-Accettazione: la svolta per stare bene

Al fine di scrivere al meglio ogni nuovo capitolo della nostra vita, dobbiamo accettare quelli passati.
Dobbiamo pensare alla nostra vita come fosse un meraviglioso film, all'interno del quale tu sei la star, e come in ogni film che si rispetti, ci saranno momenti nei quali ti spezzano il cuore, dove il mondo ti mette alla prova e la gente ti tratta di merda. 
Ci saranno momenti nei quali dubiterai di te stesso, momenti nei quali verrai messo alla prova, sia dagli altri che da te stesso, e in fin dei conti, è proprio così che deve andare, altrimenti alla fine del film quando avrai tutto quello che vuoi, non ti sentirai gratificato come persona.
Passiamo la vita a sentirci dire continuamente di non badare e non ascoltare il giudizio altrui; in realtà siamo noi stessi a riservarci  il peggior giudizio possibile.
Va bene della sana autocritica, rimanendo però nell'ordine di idee che non siamo perfetti, che ogni nostro errore contribuisce alla costruzione alla creazione del nostro io, forse siamo ancora lontani dalla persona che vogliamo essere, ma non c'è alcun fretta, l'importante è essere costanti, sapersi perdonare e andare avanti, fino alla meta.

2-La regola delle tre A ascoltarsi, accettarsi, amarsi

Ascoltarsi: la vita non è una corsa a tappe, non ci sono traguardi obbligati, non esiste una scadenza, ogni cosa accade a suo tempo, quando saremo pronti per accoglierla all'interno di noi stessi.
Ascolta il tuo malessere senza troppa durezza nei tuoi stessi confronti, ascolta il tuo vero io accettandone il positivo e il negativo.

Accettarsi: l'unica persona che sarà sempre con te, sei tu, quindi non cercare negli altri l'approvazione per la persona che sei.
Ognuno di noi affronta un bivio nel quale può scegliere se andare avanti senza cambiare una sola virgola, oppure intraprendete la strada del cambiamento e della responsabilizzazione.
Non serve cercare scusanti, non serve pensare a ciò che poteva o doveva andare in altro modo.
L'unica cosa che serve è accettare, responsabilizzarsi, e capire che non siamo perfetti, ma siamo persone che alle volte compiono cose brutte, altre volte cose belle.
Una volta accettata questa premessa, allora col cuore sereno, riusciremo ad andare avanti e finalmente, ad amarci.

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Commenti: 2
  • #1

    Claudia (lunedì, 07 ottobre 2019 14:34)

    Il parallelismo fatto fra la vita e il fatto di pensarla come ad un film è qualcosa di meraviglioso, complimenti davvero.

  • #2

    Tary (giovedì, 10 ottobre 2019 01:36)

    Sai perché mi piacciono così tanto i tuoi articoli, perché in c'è sempre un invito al cambiamento, al ricrearsi, all'accettare se stessi.
    Insomma i messaggi che dai sono veramente positivi e pieni di significato.