Di Enrico Buongiovanni
“Non ti arrendere mai
neanche quando la fatica si fa sentire,
neanche quando il tuo piede inciampa,
neanche quando i tuoi occhi bruciano,
neanche quando i tuoi sforzi sono ignorati,
neanche quando la delusione ti avvilisce,
neanche quando l’errore ti scoraggia,
neanche quando il tradimento ti ferisce,
neanche quando il successo ti abbandona,
neanche quando l’ingratitudine ti sgomenta,
neanche quando l’incomprensione ti circonda,
neanche quando la noia ti atterra,
neanche quando tutto ha l’aria del niente,
neanche quando il peso del peccato ti schiaccia…
Invoca il tuo Dio, stringi i pugni, sorridi… e ricomincia!”
(San Leone Magno)
L'aforisma per questo articolo appartiene a Leone I, detto anche Leone Magno (Toscana, 390 circa – Roma, 10 novembre 461), è stato il 45º vescovo di Roma e Papa della Chiesa cattolica. È venerato
come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa. Il suo pontificato va dal 29 settembre 440 alla sua morte.
Il pontificato di Leone I fu il più significativo e importante dell'antichità cristiana.
In un periodo in cui la Chiesa stava sperimentando grandi ostacoli al suo progresso in conseguenza della rapida disintegrazione dell'Impero romano d'Occidente, mentre l'oriente era profondamente
agitato da controversie dogmatiche, questo papa guidò il destino della Chiesa romana.
Con le sue parole ci mostra la fondamentale importanza del non arrendersi mai, nel vedere sempre la luce in fondo al tunnel.
1-È così che dovrebbero essere le persone, capaci di ricominciare infinite volte senza paura di sbagliare.
Ricominciare, ecco è questa la parola sulla quale dobbiamo focalizzarci, quella che dobbiamo riuscire a tenere sempre a mente, una parola che nasconde in sé un significato e un potere che troppe
volte tendiamo a sottovalutare.
Molte volte, anzi troppe, ci sentiamo sconfitti, abbattuti, incapaci di andare avanti, eppure se solo tenessimo a mente ciò che siamo veramente, se anziché perdere tempo a concentrarci sui
traguardi che ci sono sfuggiti di mano, se smettessimo di pensare a ciò che non è andato secondo i piani, e guardassimo invece a tutte quelle cose raggiunte nel tempo e con fatica, ecco che
allora avremo una visione di vita completamente diversa rispetto a prima, soprattutto estremamente più positiva e costruttiva per il nostro essere.
Ricominciare è sempre la soluzione giusta, mai un errore, è sempre un'opportunità, è sempre la cosa giusta da fare.
Ogni volta che ricominci, accetti la possibilità di avere sbagliato, accetti che qualcosa non è andato come avresti desiderato, accetti la responsabilità delle tue azioni e la possibilità di
andare avanti e creare un cambiamento positivo in te.
2-Non si può tornare indietro e ricominciare da capo, ciò che è possibile invece, è andare avanti e decidere il finale.
Altro grande tarlo del nostro tempo è il passato.
Il non riuscire ad accettare ciò che è stato, la volontà di cancellarlo con un forte colpo di spugna, solo per far finta che non sia mai successo niente, come se ciò avesse davvero il potere, o
comunque influenzasse veramente in una qualche maniera il nostro presente.
La regola di base è sempre la stessa: “qui e ora", l'unico momento sul quale abbiamo un reale potere, l'unica frazione di tempo che realmente dipende da noi, sulla quale abbiamo il pieno e
assoluto controllo.
Qualunque cosa del tuo passato tenda a bloccarti, qualunque sia stato il problema che ancora oggi tende ad affliggerti, ormai è passato, e no, non si torna indietro, ma avanti sempre avanti
costruendo mattone su mattone qualcosa di nuovo, apprendendo dai ricordi, vivendo nel presente e con giusto un piccolo sguardo al futuro, con una visione d'insieme e molto più positiva riguardo
ciò che sei.
3-Il nostro percorso è come un libro, dove non serve strappare le pagine sbagliate della nostra vita, basta saperle voltare, e ricominciare.
Dimentica il tuo passato, dimentica te stesso e ricomincia di nuovo, riparti sempre senza sentirti mai sconfitto.
La vita alle volte può apparire come un duro e impervio percorso, all'interno del quale le cadute potranno risultare dolorose e frequenti.
Tu però, sei diverso, se cadi sette volte, rialzati otto, e se proprio non ce la fai, allora respira e ricorda una cosa; la grande colpa dell’uomo non si nasconde dietro le sue numerose cadute,
la grande colpa dell’uomo è che può ricominciare in ogni momento, ma timoroso di cadere un'altra volta, finisce col non farlo mai.
Impara dunque a brindare alle porte che si chiudono, alle strade che si interrompono, alle storie che si concludono, ai rapporti che si interrompono, poiché è nella fine delle cose che si
annidano i nuovi inizi e ricomincia tutto.
La parole fine non è altro che un modo differente per nominare un nuovo inizio.
Abbi fiducia in te, sii sempre disposto a ricominciare.
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Maria Chiara (lunedì, 04 novembre 2019 16:01)
L'aforisma che hai scelto stavolta, mi era totalmente sconosciuto, grande!
Giulia (lunedì, 04 novembre 2019 18:15)
Sai perché leggo spesso i tuoi articoli, perché molti racchiudono il messaggio più importante, quello di non arrendersi mai.
Chiara (lunedì, 04 novembre 2019 18:16)
È proprio vero, alle volte però finiamo con l'arrenderci di fronte a cose di poco conto, senza trovare la forza di andare avanti e lasciare tutto alle spalle, eppure hai ragione, basta poco per trovare in noi stessi quella spinta a non arrendersi.
Laura (martedì, 05 novembre 2019 09:22)
Utile, grazie, sono sempre stata legata alla vecchia immagine di me, ora però so come andare avanti.
Annamary (martedì, 05 novembre 2019 23:20)
Aspetto con ansia il prossimo articolo, grazie per avermi risposto così celermente all'email.