di Enrico Buongiovanni
"Sii ciò che tu sei. Questo è il primo passo verso il diventare migliore di quanto tu sia."
Augustus Hare
L'aforisma per questo nuovo articolo appartiene ad Augustus John Cuthbert Hare, egli fu uno scrittore inglese di romanzi e novelle.
Con le sue parole ci manda un messaggio quanto mai chiaro e semplice, ovvero quello della piena accettazione verso noi stessi, solo una volta compiuto tale passaggio riusciremo a lavorare e migliorarci sempre più.
Tutto ciò ci riporta dunque a quella che è l'unica competizione positiva, ovvero quella con noi stessi, dimentica dunque di competere con gli altri, non osservare i traguardi che non ti appartengono, scegli invece il tuo obbiettivo e punta solamente a quello, ricorda l'unica gara che devi affrontare è solo quella con te stesso, i risultati, beh...quelli saranno strepitosi.
Ricorda poi che esistono 3 tipi di competizione, due delle quali estremamente lesive per noi stessi e per il nostro ego.
1-Competere per l'attenzione altrui
Competere per ottenere l'attenzione di qualcuno non è mai un buon investimento, prima di tutto perchè così facendo finiamo solamente con lo svalutare noi stessi.
Dobbiamo cambiare il nostro modo di vedere le cose, non dobbiamo svalutare noi stessi cercando compulsivamente l'attenzione di terze persone, il nostro valore non è determinato dell'attenzione e dall'idea che ci danno terze persone.
Sai c'è una sola persona che può realmente misurare quanto vali e quanto tu sia importante e quella persone sei tu!
Ricordati, l'attenzione non si elemosina, chi ti reputa importante nella sua vita te lo farà capire, ma tu non svendere te stesso, dona invece la tua assenza a chi non apprezza la tua presenza.
2-Competere con gli altri
Niente di più sbagliato, non bisogna mai guardare ai traguardi raggiunti dalle altre persone.
Ogni cosa a suo tempo, conosci questo detto?
Viviamo una vita secondo traguardi preimpostati, ad una certa età devi studiare, poi trovare qualcuno, dopodiché devo avere dei figli e se non segui certi obbiettivi, ecco che non stai compiendo le giuste scelte, ma ciò non è affatto vero.
Qualcuno troverà la persona giusta a 20 anni qualcun altro a 40, qualcuno avrà figli, qualcun altro non li avrà mai, ci sarà chi cambierà lavoro più e più volte prima di riuscire a trovare quello giusto per lui, ed in mezzo a tutte queste possibilità, tu ricorda la competizione è solo con te stesso, perciò fatti un favore, non guardare gli obbiettivi altrui, pensa ai tuoi e sii fedele solamente ai tuoi desideri.
Abbi rispetto per te stesso.
3-Competere con noi stessi
Sai, si dice che la vita non sia altro che una continua gara, vari traguardi da tagliare, prove da superare, quello che spesso dimentichiamo è che la gara è solo con noi stessi.
Non importa chi sei, non importa quello che hai fatto, non importa da dove sei venuto, puoi sempre cambiare e diventare una versione migliore di te stesso.
Competere con sè stessi positivo, è benefico, il tuo obbiettivo dev'essere sempre di essere migliore rispetto a com'eri ieri, non c'è un limite ricordalo, gli unici limiti che esistono sono quelli che creiamo nella nostra mente, quando in realtà non è mai troppo tardi per provare e soprattutto non è mai troppo tardi per crederci, specialmente in noi stessi.
Come diceva il Dalai Lama:
"Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere."
Segui sempre le tue naturali inclinazione, non farti condizionare, ricordando che puoi sempre migliorare te stesso, un giorno dopo l'altro, in fondo la vita ti dona sempre una seconda opportunità, si chiama "domani".
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Daniela (lunedì, 14 dicembre 2020 09:11)
Si hai ragione, quello che dimentichiamo è che ognuno ha il suo tempo.
Simona (lunedì, 14 dicembre 2020 09:54)
Esattamente, il nostro obbiettivo è quello di diventare migliori rispetto al giorno prima
Sara (lunedì, 14 dicembre 2020)
Anch'io ci ho messo tantissimo tempo prima di capirlo...