Di Enrico Buongiovanni
"Sii sempre la versione migliore di te e non la brutta copia di qualcun'altro."
Judy Garland
L'aforisma per questo articolo appartiene a Judy Garland, ella fu un'attrice, cantante e ballerina statunitense.
Con le sue parole lancia un messaggio estremamente importante, ovvero che per quanto possa sembrare difficile, per quanto appaia impossibile, dobbiamo sempre impegnarci a fare il meglio, al fine di estrarre da noi stessi la nostra parte più bella.
In questo mondo, molti sono gli insegnamenti coi quali veniamo indottrinati fin dalla tenera età, più il tempo passa però e più ognuno di noi capisce quale sia la strada giusta da percorrere, il nostro compito dunque è quello di non avere paura, vivere senza pressioni, essendo fedeli solamente a noi stessi, a ciò che realmente ci aggrada, scegliere con la nostra testa.
Anche se alle volte tali scelti finiranno per scontrarsi con gli insegnamenti della massa, ecco che noi dobbiamo imparare a tenere duro, andare avanti, poiché poche sono le cose sicure su questa terra, ma una fra tutte è piena di verità, ovvero che da quando veniamo al mondo noi siamo liberi, liberi di fare ciò che vogliamo, nel rispetto altrui, liberi di pensare ciò che più ci aggrada, ma soprattutto liberi di amare chiunque sentiamo a noi affine.
1-Una storia purtroppo sempre più frequente
Ormai, sono tristemente all'ordine del giorno storie come quella inerente la vicenda di Maria, la quale facendo valere il diritto di amare chi sente affine, si è ritrovata pur non facendo un torto a nessuno, buttata fuori di casa, senza più dei genitori, una guida, questo solamente perché ha reso pubbliche alla propria famiglia, le proprie preferenze di genere.
In un batter d'occhio si è ritrovata sperduta, una randagia per le strade senza amore o conforto familiare e questo è quanto di più doloroso possa accadere ad un figlio, poiché se non sono i tuoi genitori ad insegnarti cosa sia realmente il vero amore, chi potrà mai farlo al posto loro.
Malika alla fine ha ricevuto l'abbraccio di una nazione intera, di persone che intenerite e commosse dalle sue vicissitudini, si sono decise a tendere una mano.
Purtroppo non tutte le storie hanno finali come il suo, in alcune storie accade, purtroppo, anche di peggio.
La storia di oggi riguarda Arianna, la premessa molto simile alla storia di Malika, il percorso però che la portò a chiudere per sempre il rapporto con i suoi genitori, beh quello è decisamente tortuoso.
2-Amare incondizionatamente
Amore, ecco questa è una parola che nel nostro mondo viene usata troppo spesso, più del dovuto e soprattutto spogliata del suo reale significato.
Com'è possibile che in una coppia, qualcuno professi il proprio amore e poi tradisca, tale fatto non denota amore ma solo mero egoismo, infantilità e mancanza di una qualsivoglia parvenza di coscienza.
Allo stesso modomi chiedo, com'è possibile che una madre, oppure un padre mettano al mondo un figlio, il bene più prezioso che possa esistere e alla fine, solo perché non si mostra incline a seguire i loro dettami, si ritrovi ripudiato e disconosciuto.
Questo è il grosso problema del nostro mondo, tutti parlano di amore, ma nessuno insegna che cos'è, in questo modo le persone non riconoscono più nemmeno i propri sentimenti e in fin dei conti, come potrebbero fare diversamente, quando perfino i loro genitori sono i primi a professarlo ma non a dimostrarlo.
Arianna mi parla con molta franchezza, e nelle sue parole non traspare rabbia nei confronti dei suoi genitori, solo tanta tristezza, perché come dice lei:
"Un giorno se ne renderanno conto."
Racconta speditamente ciò che la riguarda, innamorata di una ragazza poco più grande di lei, ecco che decide che la cosa più sia quella di fare coming out, uscire allo scoperto, così racconta ai suoi genitori di questo incontenibile amore che prova verso tale persona.
Ricorda ancora il silenzio gelido che seguì le sue parole...eppure non si sarebbe mai immaginata che suo padre sarebbe arrivato ad usare le mani....ma fu proprio così.
Quando comunicò la "notizia", i suoi genitori iniziarono subito a guardarla con occhi differenti, cercando di convincerla a farsi "aiutare".
"Credevo scherzassero..." così dicendo gli occhi le si gonfiano di lacrime, la voce si rompe, soprattutto ricordando ciò che le accadde in seguito.
Pochi giorni dopo rientrata a casa come ogni giorno, ecco l'amara sorpresa, le sue borse erano fuori dalla porta, la serratura cambiata, pianse si disperò, invoco il nome dei propri genitori nella speranza che quel legame sacro e indissolubile che esiste fra genitori e figli non andasse distrutto, ma l'unica risposta che ebbe fu quella di suo padre il quale uscito di casa, senza proferire parola, iniziò a schiaffeggiarla, come lei stessa racconta, in quel momento a causa della violenza usata dall'uomo nei suoi confronti, ecco che si sentiva come una ladra che aveva provato a intrufolarsi in una casa che non le apparteneva.
Ad oggi invece, si trova a vivere in un monolocale in centro città, grazie al buon cuore di alcune persone che ancora esistono, con la sua compagna le cose non vanno bene di più, e come dice lei ha trovato, grazie ai genitori di lei, una seconda famiglia.
Stanno progettando il matrimonio e il conseguente disegno di una vita costellata di "insieme" e "per sempre".
Nonostante la sua famiglia d'origine, Arianna è riuscita in un'impresa alquanto ardua, imparare ad amare, nonostante nessuno le abbia mai insegnato concetti come fedeltà, amore ed espressione dei sentimenti, ecco che lei c'è riuscita, con le sue sole forze.
Non sa cosa le riserverà il futuro, sa bene che i genitori sono coloro che dovrebbero insegnare l'amore incondizionato, sa di non aver ricevuto tale insegnamento, ma è felice di aver trovato successivamente chi è stato ben felice di condividere tale lezione con lei.
Abbandona la stanza lasciandomi un messaggio estremamente importante, che in questo mondo troppe volte viene dimenticato:
"Le persone devono essere amate per ciò che sono, i rapporti richiedono impegno, amore, fiducia e fedeltà, se una di queste cose viene a mancare...beh...non è amore, ma truffa."
Ora è serena, ripensando a ciò che ha passato, è ben cosciente di meritarsi la felicità finalmente ottenuta.