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Quali ferite porti dentro?

Di Enrico Buongiovanni 


"Perdona gli altri, non perché meritano il perdono, ma perché tu meriti la pace."


Buddha


L'aforisma per questo articolo appartiene  Buddha, il quale non ha certo bisogno di alcuna presentazione.

Le sue parole rispecchiano perfettamente quella che è la corretta visione delle cose, il perdono serve a liberarci da tutto ciò che è negativo, la cosa migliore da fare è proprio questa, perdonare chi ti ha ferito affinché tu viva in pace, dopodiché lasciarlo andare per la sua strada.

Quindi la prima cosa che devi realmente chiederti è:

Come gestisci le tue relazioni?

Sei capace di amare, essere sincero e perdonare?


1-Gestisci le tue emozioni 

Sai, esiste una frase bellissima, la quale recita più o meno cosi:

"Perdonare significa aprire le porte per liberare qualcuno e scoprire che il prigioniero eri tu."

Questo è l'errore immenso che compiono molte persone, credono che perdonare sia per i deboli, che sia una sconfitta, quasi come se esercitandolo rischiassero di darla vinta a chi li ha feriti.

Ricorda invece che chi perdona non è debole, ma è in realtà il più forte, poiché è colui che comprende che anche le persone più buone al mondo, comunque non sono perfette, compiono degli errori.

Il perdono infatti non è altro che il mezzo più grande che abbiamo a nostra disposizione al fine di raggiungere la serenità nel nostro cuore.

Perdonando non farai altro che far cadere il desiderio di vendetta, rabbia, tutto il rancore, ecco che solo allora vivrai davvero felice.


2-Perdonare

Il perdono è una pratica realmente ardua e difficile, questo è vero, ma se non compi questo importante passo, ecco che finirai col portarti dietro un peso veramente eccessivo.

Se non te ne liberi, tale peso finirà con l'opprimerti, impedirti di evolvere ed è proprio per questo motivo che finirai con l'attrarre nella tua vita dinamiche simili o addirittura peggiori, rispetto a quelle già vissute.

Pensa ad esempio a quanto pesa una bottiglia da mezzo litro d'acqua.

La risposta sarebbe 500 grammi, ma se tu la tenessi in mano per delle ore il tuo braccio si affaticherebbe, così inizieresti a sentire dolore.

In questo piccolo esempio la bottiglia rappresenta i conflitti irrisolti, come il risentimento oppure la rabbia, sai più tempo li teniamo in mano più ci distruggeranno e prosciugheranno la nostra energia.

Ricordati sempre tu perdoni per la tua pace, non per quella dell'altra persona, sai qual era un'altra cosa che diceva Buddha, che provare risentimento è esattamente come bere veleno e aspettare che siano gli altri a morire.

Il perdono infatti è capace di donare alla sofferenza nuovi significati.

Sai, noi viviamo soprattutto per diventare persone migliori, più consapevoli, più forti, capaci di capire realmente chi abbiamo davanti, essendo riusciti ancor prima a comprendere noi stessi.

Attenzione però, perdonare non significare rimanere fregati, significa imparare la lezione e lasciar andare chi ti ha ferito, da solo per la sua strada.

Ricorda infine che ognuno compie cose negative per riempire un proprio vuoto che per mancanza di maturità ancora non riesce a colmare, oppure per una profonda insicurezza sulla quale non vuole lavorare, quindi prende, prende tutto ciò che può, senza rendersi conto dei danni compiuti, fino a quando, ormai, non sarà troppo tardi.

Vedi dunque negli altri le difficoltà, le pressioni e le paure che l'altra persona sta vivendo e dopo aver perdonato vai avanti per la tua strada.

Porta comprensione in questo mondo freddo, trasforma la sofferenza in una nuova positiva evoluzione.