Di Enrico Buongiovanni
"Non ci può essere felicità se le cose in cui crediamo sono diverse dalle cose che facciamo."
Freya Stark
L'aforisma per questo articolo appartiene a Freya Stark, la quale fu una viaggiatrice e scrittrice britannica.
È famosa per le sue esplorazioni in Medio Oriente, le sue opere letterarie e il suo lavoro di cartografia.
Le sue parole ci arrivano dritte, senza mezze misure, fino a colpirci nel profondo, il vecchio detto "predicare bene ma fare male", è molto più scarno, ma il significato rimane pressapoco il medesimo.
Noi siamo ciò che compiamo non quello che professiamo, ed è esattamente rilegandoci a questo principio karmico che possiamo finalmente trovare il giusto significato nelle sue parole.
1-Essere ciò in cui si crede
È una cosa che richiede molta forza di quanto si creda, le nostre parole, i nostri pensieri creano ciò che siamo, dunque essere fedeli a se stessi significa saper leggere cosa si prova attraverso l’allenamento e l’onestà del pensiero e agire in conformità con quanto si sente e si pensa, ricordando poi ciò che Freud chiamava il principio di realtà, ossia il fatto di essere calati in un contesto sociale e relazionale che ha delle regole e dei limiti e che deve preservare l’incolumità dell’altro, perché vi si possa vivere in maniera equilibrata.
Vedi il mondo ci pone di fronte a continue prove, continui ostacoli da superare, continue occasioni per tenere fede al nostro vero io, alla parte migliore di noi stessi.
Molto di ciò in cui crediamo fermamente non è altro che la proiezione del mondo che vorremmo vedere, di quella che è la nostra modalità ideale di morale e di comportamento verso il prossimo.
Ogni giorno affrontiamo prove, le quali ci danno l'occasione di provare le persone che siamo, molte volte si crede erroneamente che essere fedeli a sani principi sia qualcosa da fare per il mondo a noi circostante, quasi per compiacere gli altri, ma ciò è sbagliato, ognuno di noi ha i propri principi, ognuno di noi ha il dovere di farli combaciare solamente con sé stesso.
2-Tu sei responsabile della tua felicità
Questo ci porta al punto focale quello della felicità, un tema del quale molto si parla, ma poco ci si intende, in molti compiono il grave errore di ricercare la propria felicità per mezzo di qualcun'altro, riponendo dunque in un'altra persona tutte le loro idee, i loro sogni, le loro speranze.
Molti sono dunque coloro che compiono azioni, imprese, che si impegnano in una relazione, ma se vedono che tale esperienza, tale atto, tale legame non è fatto per loro, non cercano di reciderlo, questo perché hanno paura di far soffrire l'altra persona, dunque per non fare infelici gli altri, annullano loro stessi, distruggendo così la loro stessa idea di felicità.
Ricordati la felicità sussiste solamente quando ciò che dici, ciò che fai e ciò che sei vivono in armonia.
La prossima volta che ti senti infelice, fai un esercizio, togli le parole "se solo", sostituisce invece con "la prossima volta".
Infine ricorda, il miglior modo di essere felici con qualcun'altro è imparare ad essere felici da soli.
In questo modo la compagnia diventa questione di scelta, non di necessità.