Di Enrico Buongiovanni
"Siamo tutti impastati di debolezze e di errori; perdoniamoci reciprocamente le nostre sciocchezze: questa è la prima legge di natura."
Voltaire
L'aforisma per questo articolo appartiene a Voltaire, pseudonimo di François-Marie Arouet è stato un filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe, romanziere e saggista francese.
Ci parla di quella che considera la prima legge di natura e la base di questa prima legge è la reciprocità.
Ogni rapporto deve fondare le proprie basi sulla reciprocità, una componente imprescindibile per la funzionalità di ogni cosa.
Esattamente come detto da Voltaire, ognuno di noi ha le proprie debolezze, ha commesso i propri errori, ognuno di noi ha un cammino lastricato di determinate prove superate e altre che hanno lasciato il segno.
Sai cosa ci può aiutare in questo gioco chiamato vita?
I rapporti, quelli forti, veri, sinceri, quelli dove ognuno compie la propria parte nella direzione dell'altro.
1-Reciprocità: la base di ogni rapporto
È molto semplice in fondo il principio della reciprocità, è uno degli insegnamenti più vecchi che siano mai stati tramandati, ovvero non comportarti con gli altri come non vuoi che gli altri si comportino con te, facile e logico, non credi?
Un rapporto, di qualsiasi tipo esso sia, se sbilanciato troppo da una parte non è un rapporto che può durare.
La reciprocità è tutto.
Esattamente come narrato da un vecchio detto:
"Non correre dietro a chi non è disposto a camminare al tuo fianco."
Tale aforisma, non solo è di una semplicità unica, ma è anche estremamente vero, poiché se pensi un attimo alla tua vita, ti verrà naturale lottare, sforzarti, donare parte di te stesso all'altra persona, se quest'ultima dal canto suo non manca di ricambiare le tue attenzioni.
È una storia vecchia come il mondo, solo ciò che è reciproco può sopravvivere.
2-Reciprocità in amore
Vedi, si è soliti dire che l'amore nasca spontaneo, con slancio inspiegabile e magico e ciò è vero, ma la conseguenza è che al fine di farlo sopravvivere, esso deve essere nutrito in continuazione.
La modalità ultima per questo nutrimento altro non è che la reciprocità, poiché se non ricambi ciò che ti viene donato, ecco allora che il sentimento dell'altra persona finirà per appassire, infatti è nella reciprocità che c’è l’armonia, se quest'ultima manca allora è solamente squilibrio e prevaricazione.
Infatti se ci pensi attentamente, la passione si nutre della reciprocità, ed è proprio seguendo questo principio che se qualcuno smette di desiderarti, prima o poi, per quanto il tuo sentimento possa essere grande, finirai col farlo anche tu.
Dico ciò perché io l'amore unilaterale non l’ho mai capito.
L’amore è scambio, nutrimento, arricchimento reciproco.
Senza reciprocità è un’esperienza solitaria e nulla più.
Non credere però che tale ragionamento valga solamente in amore, poiché la medesima regola vale per l’amicizia.
Se è vero che non vi è sentimento più gratuito di questo, allora è indispensabile che sia ricambiato alla pari.
Ricordati, ad essere reciproci non devono essere solo l’interesse e l’affetto ma anche la disponibilità a spendersi e non solo a chiacchiere.
Non farti bloccare da cose sciocche come la paura oppure il non voler mostrare la tua vulnerabilità, buttati e osa sempre, ricambia ciò che con il cuore ti viene donato, altrimenti un giorno finirai col non ricevere più niente.