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I 2 muli da soma: l'insegnamento dell'umiltà

Di Enrico Buongiovanni 


"Due muli andavano con un carico sul dorso. 

Uno portava denaro e gioielli, l’altro due sacchi di orzo. 

Il primo marciava eretto, fiero, e ostentava sonagli luccicanti, mentre l’altro seguiva quieto e placido.

All’improvviso furono assaliti dai briganti che si gettarono sul mulo ricco, malmenandolo, e gli strapparono il prezioso carico. 

Al modesto carico di orzo nessuno fece caso.

Il derubato piangeva disperato, ma l’altro disse: “Sono felice: nessuno mi ha ferito e niente ho perduto.”

La ricchezza è soggetta a molti rischi, chi possiede poco è più sicuro.

Ostentare ricchezza, opulenza e benessere senza dare una mano a chi ha bisogno e vive in povertà è il modo migliore per attirare calamità. Infatti, l’umiltà così come la gentilezza sono doti da coltivare."


Proprio questo insegna questa fiaba latina, ancora oggi estremamente valida.

Questa breve fiaba dal profondo insegnamento appartiene a Gaio Giulio Fedro.

Egli è stato uno scrittore romano, autore di celebri favole, attivo nel I secolo. 

Fedro rappresenta una voce isolata della letteratura: riveste un ruolo poetico subalterno in quanto la favola non era considerata un genere letterario "alto" anche se possedeva un carattere pedagogico e un fine morale.


1-Il significato

È molto semplice in realtà, il significato di questa fiaba è tanto facile da apprendere, quanto potente.

Ciò che ci viene lasciato, altrp non è che un prezioso insegnamento, questa piccola storia ci fa capire quanto importanti siano doti come la gentilezza e l'umiltà, grazie a questa breve lettura possiamo comprendere quanto importanti siano per andare avanti queste due qualità; esse fanno inoltre di noi delle persone migliori.

Vedi, la vita non ama gli arroganti, non ama i convinti che fanno mostra di sé. 

Essa preferisce l’umiltà degli invisibili. 

Di coloro che sono qui non per spaccare il mondo ma per riattaccarne i pezzi, perchè se ci pensi in fin dei conti il ramo più alto, la cosiddetta cima, la vera grandezza dell'animo umano, altro non è che l'umiltà, quindi ti faccio una domanda:

"Vuoi essere una grande persona?"

Comincia allora con l’essere piccolo, costruisci prima le fondamenta dell’umiltà, poiché essa é una virtù che si acquista difficilmente:

non basta voler essere umili,

ed é possibile farsi umili per orgoglio.

Solo vivendo le umiliazioni inflitte dalla vita o dagli altri si può imparare l’umiltà!

Vedi le persone umili e gentili comprendono il dolore altrui perchè l'hanno provato, non sono giudicanti poichè ingiustamente sono state giudicate.

L’umiltà prova imbarazzo per il successo, riscuotendo dunque gli applausi più sinceri.

Forse veramente umile è semplicemente chi ha le ali, ma cammina.

Le persone umili hanno un dono prezioso, sono quelle persone che hanno preferito il cuore all'arroganza, coloro che hanno desiderato il silenzio alle parole senza senso, sono coloro che senza bisogno di dire nulla...ecco che mostrano tutto il loro splendore.

Ricorda infine che umiltà non significa pensare di valere meno degli altri, nè aver poca stima di se stessi. 

Significa piuttosto totale libertà dal pensare a se stessi.