Di Enrico Buongiovanni
"La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio.
Lo sdegno per la realtà delle cose, il coraggio per cambiarle."
Sant'Agostino
L'aforisma per questo articolo appartiene ad Aurelio Agostino d'Ippona, egli fu un filosofo, vescovo e teologo romano di origine nordafricana e lingua latina.
Le sue parole sono molto forti, esse ci fanno prendere consapevolezza di cosa sia realmente la speranza e di come essa sia formata, ovvero da due facce (indignazione e coraggio), le quali ad un primo impatto possono sembrare estremamente discordanti, ma nella realtà dei fatti servono entrambe al fine di migliorare noi stessi e tutto ciò che ci circonda.
1 - L' indignazione
L'indignazione serve a farci capire ciò che non ci piace, ciò che non riusciamo a tollerare.
Esiste però un "cugino malato" dell'indicazione, ovvero l’indifferenza, senza dubbio il peggiore fra tutte le tipologie di atteggiamento, il quale si traduce spesso col dire: “io non posso niente, me ne infischio, non è affar mio”. Comportandosi così, le persone ecco che finiscono col perdere una delle componenti essenziali che fa di loro degli essere umani puri.
Una delle componenti indispensabili, per l'appunto l'indignazione poichè essa altro non è che la benzina che fa scaturire l’impegno per adoperarsi a cambiare l'ingiustizia presente, purtroppo, in questo nostro mondo.
Devi sapere però che l' indignazione, quella vera, non appartiene a chiunque, ma è solamente di chi sa tramutarla in azione.
Il resto è sterile consapevolezza o lamentela.
2 - Il coraggio
Il coraggio dall'altro canto serve al fine di migliorare ciò che non ci piace.
Però, per fare tutto questo, necessitiamo di sapere cosa realmente stiamo criticando, bisogna avere il coraggio di conoscere veramente le cose che non ci piacciono e poi dobbiamo trovare dentro di noi, una cosa che noi tutti possediamo, anche se molto spesso lo dimentichiamo, ovvero il coraggio, quello forte, quello profondo, quello che ti fa capire cosa realmente non ti piaccia, ancor più corretto sarebbe dire che ti fa comprendere ciò che non è giusto, donandoti un'immensa forza con la conseguente capacità di adoperarti per cambiarla.
Non dimenticarti mai che il coraggio altro non è che il primo e più importante requisito della spiritualità.
I vili non possono mai essere morali.
Abbi cura di te stesso, abbi cura di non perdere mai il tuo coraggio, poichè quando perdi la ricchezza, in realtà non perdi nulla; quando perdi la salute, ecco che qualcosa inizi a perdere.
Preoccupati invece quando perdi il coraggio, poichè è in quel momento che perdi tutto.
Non lasciare mai dunque che il rumore delle opinioni altrui offuschi la tua meravigliosa voce interiore.
E, cosa più importante di tutte, abbi il coraggio di seguire il tuo cuore e la tua intuizione.
In qualche modo, questi due doni che l'universo ti ha fatto, sanno cosa vuoi realmente diventare, ed è lì che ti guideranno.
Tutto il resto è secondario.
Abbi sempre il coraggio per percorrere la via tortuosa quando necessario, poichè sarà essa a condurti alla reale felicità.