Di Enrico Buongiovanni
Continuiamo ad andare avanti attraverso le varie prove che la vita ci pone di fronte ed è proprio in questo caso che voglio porti una domanda, è meglio essere amico di te stesso, oppure essere la persona che più si colpevolizza?
Senza dubbio la migliore è la prima opzione, ecco quindi tre frasi che siamo soliti raccontare a noi stessi, le quali non sono altro che dettami del nostro ego e come unica funzione hanno quella di distruggere profondamente la nostra serenità.
Esaminiamole una per una e scopriamo come possiamo superarle per perseguire una vita più soddisfacente e appagante.
1. "Sarò felice quando..."
Questa frase mette la felicità in una sorta di futuro condizionale, collegandola a una condizione esterna o a un traguardo da raggiungere.
Il problema è che ciò implica che la felicità sia raggiungibile solo dopo il conseguimento di qualcosa di specifico, creando così un circolo vizioso in cui si continua a cercare la felicità senza mai trovarla.
La soluzione a questa frase è cambiare il nostro approccio verso la felicità.
Dobbiamo imparare a trovare la felicità nel momento presente, apprezzando le piccole gioie della vita quotidiana.
Invece di fissare la felicità su obiettivi futuri, dobbiamo praticare la gratitudine per ciò che abbiamo già e concentrarci sulle esperienze positive nel momento presente.
2. "Questa non ci voleva"
Questa frase è spesso esclamata quando ci troviamo di fronte a una situazione difficile o sgradevole.
Può derivare da un senso di impotenza e frustrazione di fronte agli imprevisti della vita.
Tuttavia, questa mentalità negativa non fa altro che alimentare il senso di impotenza e indebolire la nostra resilienza.
La chiave per superare questa frase è cambiare il nostro atteggiamento verso gli imprevisti.
Dobbiamo accettare che nella vita ci saranno sempre sfide e ostacoli da affrontare e che non possiamo controllare tutto ciò che accade intorno a noi.
Invece di lamentarci delle circostanze avverse, dobbiamo concentrarci sulle soluzioni e imparare dalle esperienze negative, trasformandole in opportunità di crescita e apprendimento.
3. "Ciò che fai mi impedisce di..."
Questa frase riflette un atteggiamento di colpa e risentimento verso gli altri, attribuendo loro la responsabilità dei nostri stati emotivi o delle nostre azioni.
Tuttavia, affidare il nostro benessere agli altri ci priva del potere personale e ci rende dipendenti dalla loro approvazione o comportamento.
La soluzione a questa frase è assumersi la piena responsabilità delle proprie emozioni e azioni.
Dobbiamo imparare a comunicare in modo assertivo i nostri bisogni e limiti agli altri, senza attribuire loro colpe o responsabilità esclusive.
Inoltre, dobbiamo sviluppare una maggiore consapevolezza emotiva e autostima, in modo da non permettere agli altri di influenzare e controllare il nostro vero io.
In conclusione, le tre frasi che ti impediscono di crescere, ecco che possono essere superate attraverso un cambiamento di prospettiva e un maggiore sviluppo personale.
Concentrandoci sulla felicità nel momento presente, affrontando gli imprevisti con resilienza e assumendoci la piena responsabilità delle nostre emozioni e azioni, possiamo liberarci dalle catene dell'ego e vivere una vita più autentica e soddisfacente.