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Non per essere forte, ma per essere felice: la storia di Johanna

Di Enrico Buongiovanni


Insegno meditazione online ormai da alcuni anni. 

Qualche mese fa, una ragazza austriaca di 26 anni, Johanna, mi ha contattato tramite i social per partecipare a uno dei miei corsi. 

Johanna era curiosa e determinata, ma dietro la sua voglia di imparare si nascondevano profondi turbamenti.


Durante la nostra prima sessione, Johanna mi ha parlato delle sue difficoltà, viveva in un piccolo villaggio vicino a Salisburgo, lavorava come grafica freelance, ma la sua vita sembrava essere un turbinio incessante di stress e insoddisfazione. 

Era sempre alla ricerca del tempo per essere più forte, per superare gli ostacoli e dimostrare il suo valore a se stessa e agli altri.


Le prime lezioni erano un mix di tecniche di respirazione e meditazioni guidate.

Johanna era diligente, seguiva ogni consiglio e partecipava attivamente alle discussioni, tuttavia, il cambiamento più significativo è avvenuto quando ha iniziato a condividere con me i suoi pensieri più intimi.


Ricordo chiaramente una sessione in cui Johanna, con la voce rotta dall’emozione, mi ha raccontato di come sentisse di non essere mai abbastanza. 

La sua infanzia era stata segnata da un ambiente familiare esigente, dove la debolezza non era tollerata. 

Questo l'aveva portata a cercare continuamente la forza interiore, ma a un prezzo altissimo: la sua felicità.


Fu in quel momento che decisi di cambiare approccio. 

Le dissi che cercare di essere forte è un obiettivo ammirevole, ma che non doveva diventare un'ossessione. 

Le spiegai che la vera forza risiede nella capacità di permettersi di essere felici, di prendersi il tempo per vivere appieno ogni momento, senza la costante pressione di dover dimostrare qualcosa.


Johanna iniziò a riflettere su queste parole. Nelle settimane successive, notai un cambiamento graduale. 

Durante le meditazioni, appariva più serena, i suoi racconti erano meno carichi di ansia e più orientati verso le piccole gioie quotidiane. 

Un giorno, mi confessò di aver capito che il vero cambiamento doveva partire da dentro, dalla sua percezione del valore della felicità.


Concluso il corso, Johanna mi scrisse una lunga e commovente lettera, mi raccontò di come, grazie alla meditazione e ai nostri dialoghi, avesse iniziato a cercare il tempo non per essere forte, ma per essere felice. Aveva ritrovato piacere nelle piccole cose, come una passeggiata nel suo villaggio o un caffè con un'amica. 

La sua vita, pur con le sue sfide, ora le sembrava più luminosa e piena di speranza.


Questa esperienza mi ha ricordato quanto sia importante il lavoro che faccio. 

Ogni persona che incontro porta con sé un universo di emozioni e storie, e sapere di poter contribuire anche solo un po' alla loro serenità è la più grande ricompensa. Johanna mi ha insegnato che la vera forza non è nell’assenza di difficoltà, ma nella capacità di trovare la felicità nonostante esse.